Che tu lo abbia fatto da solo, seguendo un tutorial e imprecando a ogni passaggio o che ti sia rivolto a un professionista, devi sapere una cosa. No, non ti piacerà.
Non basta avere un sito web per avere una buona presenza in Rete.
Vorresti fare in modo che il maggior numero possibile di persone veda i contenuti da te prodotti o i servizi da te offerti.
È giusto. Ed è il motivo per cui solitamente si decide di aprire un sito web.
Tuttavia, per essere trovati in Rete è fondamentale comparire in cima ai risultati dei principali motori di ricerca, primo su tutti Google, ma anche Bing o Virgilio e altri, dal momento in cui costituiscono un’importante fonte di traffico.
Non è scontato.
Ma se sei arrivato a leggere fino a qui è perché vuoi davvero sapere come fare.
Possiamo darti qualche dritta, se ti va!
Cercheremo di essere chiari, di non annoiarti e di esserti utili!
Via.
Ti mostreremo due modi per comparire in cima alla SERP. Non è una casata di Harry Potter, ma semplicemente la pagina iniziale che viene fuori non appena si digita una parola, per intenderci: la pagina che contiene tutti i risultati del motore di ricerca.
Metodo 1 “Versione gratuita”: utilizzo di tecniche tramite le quali ottimizzare i contenuti presenti sul tuo sito
Metodo 2 “Versione a pagamento”: utilizzo di Google Ads, il servizio di Web advertising (pubblicità online) messo a disposizione da Google.
In entrambi i casi non è semplice: essere primi significa superare la concorrenza di milioni e milioni di pagine, ma con il giusto impegno e, soprattutto, con il tempo, ci si può riuscire (almeno per determinati contenuti).
Quindi armati di pazienza, tanta pazienza.
Versione Gratuita
Iniziamo dal metodo 1, quello umile, quello “povero”, ma applicabile da chiunque, per lo meno all’inizio.
PRO: è gratis
CONTRO: non è immediato, si hanno risultati sul medio-lungo periodo.
Indicizza il tuo sito web
Per essere primi su Google gratis, bisogna innanzitutto accertarsi che il proprio sito sia indicizzato dal celebre motore di ricerca e poi ottimizzare i contenuti creati tramite il corretto uso di alcune tecniche.
Ci arriviamo, tranquillo.
Solitamente Googlebot, lo spider web di Google, rileva in modo automatico i siti web e li indicizza automaticamente.
Se il tuo sito non compare per niente nei risultati di ricerca (nemmeno nelle ultime pagine), significa che non è stato indicizzato da Google. Devi, quindi, essere tu a inviare a Google la richiesta di indicizzazione del tuo sito, collegandoti a questa pagina e compilando il modulo. Se tutto è andato per il verso giusto, nel giro di pochi giorni il tuo sito dovrebbe comparire nella SERP di Google.
Ma hei, nella SERP di Google, non in prima pagina!
Ottimizza i contenuti
Purtroppo anche in seguito all’indicizzazione di Google, non è comunque detto che il tuo sito risulti tra i primi risultati di ricerca.
Per fare in modo che ciò avvenga, devi svolgere un’attività ben più onerosa: ottimizzare i contenuti presenti sul sito.
Per farlo esiste un solo modo: utilizzare le tecniche SEO.
Di che cosa si tratta ti starai chiedendo. Bene, in breve SEO sta per Search Engine Optimization. Non è una scienza esatta, non esistono risposte univoche, né regole prefissate e valide per tutti.
Ma, prima di ogni cosa, prima di utilizzare ogni tipo di tecnica, il pilastro fondamentale per posizionarsi in cima ai risultati di ricerca è: creare contenuti di qualità.
L’algoritmo di Google
Prima di restituire un risultato all’utente, Google prende in considerazione più di 200 fattori per determinare quali siano i contenuti che possano interessare gli utenti che hanno eseguito una ricerca.
Più sarà elevata la qualità dei contenuti che produrrai, maggiori saranno le probabilità che Google giudichi come valido il contenuto del tuo sito e lo classifichi nelle prime posizioni della SERP.
Per creare contenuti di qualità e che interessino gli utenti, puoi avvalerti di strumenti gratuiti come KeywordTool, che permette di individuare le keyword correlate a quella principale che hai usato in un certo contenuto, consentendo così di ricevere dei “suggerimenti” editoriali su quali tematiche affrontare sulla base delle ricerche fatte dagli utenti stessi.
Per quanto riguarda i contenuti del tuo sito, fondamentale è evitare di ripetere eccessivamente la parola chiave che hai deciso di utilizzare: questa pratica, chiamata in gergo “keyword stuffing“, non viene vista di buon occhio da Google, che penalizza i contenuti realizzati in questo modo relegandoli alle ultime posizioni dei risultati di ricerca.
La parola chiave va inserita nel titolo e poi va ripetuta nel testo 2 o 3 volte al massimo, sempre in maniera naturale e coerente con il resto del testo.
Oltre a strutturare nel modo corretto i contenuti che realizzi, è importante anche che la struttura stessa del sito sia ben ottimizzata.
Versione “a pagamento”
Sei ancora qui? Allora sei disposto a investire.
Ecco la versione deluxe, per super ricchi. No, dai, torniamo seri.
Hai presente quando cerchi qualsiasi cosa su Google e in alto, ti viene fuori un contenuto con la scritta “Annuncio”?
Hai presente quando apri un sito e trovi un banner pubblicitario?
Ecco, quello è “merito” di Google Ads.
Si tratta di un famosissimo servizio di web advertising che offre la possibilità di “acquistare” per un periodo circoscritto uno spazio pubblicitario in cima alle pagine di ricerca.
Per intenderci, prima di tutti gli altri contenuti (organici).
PRO:
- non richiede il pagamento di un abbonamento mensile (né altri costi fissi)
- vengono pagati solo gli annunci effettivamente cliccati
- risultati nel giro di 2 settimane
CONTRO:
- Deve essere inserito un budget di almeno 10 euro al giorno per essere processati da Google: meno si investe, meno visual e click avranno gli annunci.
Sono solo chicche.
Il consiglio per diventare primi nei risultati di ricerca è sempre quello di rivolgersi a professionisti del settore.
Provaci comunque, se dovessi “impappinarti” troppo, contattaci, che ti guidiamo noi!